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Logicamente staff
Ho letto a voce alta, una sera, le tue parole a mia moglie.
Le sto rileggendo ora in treno, in partenza dalla mia vita ancora futura e di ritorno al mio passato.
Non sono parole leggere, meritano di essere frequentate per evocare tutte le emozioni che vivono, o dormono, in me. Molte corde risuonano e vibrano e confondono...
Paolo
Complimenti per il tuo libro,per le tue poesie... continua a scrivere,continua a far sì che "il tocco del poeta" aiuti chi legge ad emozionarsi.
buona fortuna.
Debora
Caro Lorenzo… è difficile commentare il tuo libro... è difficile perché non vorrei sminuirlo con le mie parole, non vorrei cadere nel banale, non vorrei ovattare le emozioni che invece suscitano i tuoi scritti.
Le rileggo un’ennesima volta e qualunque scelga riesce ancora a farmi viaggiare, a farmi scivolare nella ghiaia di quei sentieri, a farmi toccare l’erba, a farmi sentire il profumo dell’aria, della terra.
Non riesco a passare oltre e dire «Già letta» perché c’è sempre qualcosa di nuovo, un particolare che si aggiunge al “paesaggio” che si forma parola dopo parola, riga dopo riga. Non so se il paragone regge ma… è un po’ come quando si cerca di ricordare un sogno: più passa il tempo, più le immagini diventano nitide, più gli spezzoni si incastrano, e più il sogno si completa!
Così le tue poesie… ognuno leggendole, nella propria fantasia, può farle sue, può farle vivere!
Forse sarà perché sono sorprendentemente “vicine” o forse perché lasci il lettore “con il fiato sospeso”.
Non c’è traccia di stanchezza nelle tue poesie, né nel cuore, né tantomeno nelle gambe!
Questo infonde speranza, voglia di lottare, voglia di continuare a sognare…
Nonostante in alcune si possa toccare la tristezza, la malinconia, il malessere, comunque rimane il gusto di chi non si arrende, di chi si ferma, sì a guardare, ma per imparare che non si può guardare e basta.
Le tue poesie sono da leggere col cuore: bisogna “entrare” in quelle “cartoline” (come le ha ben definite Silvia F.) e solo così si possono cogliere tutti i sentimenti e le emozioni che vengono nascosti (ma ben descritti) nelle tue parole.
… E allora raffiorano anche in chi li sa cogliere e chissà… a qualcuno potresti far venire la “pazza” idea di improvvisarsi poeta (e magari con risultati che non sono poi così pessimi!) o qualcun altro potrebbe più semplicemente cominciare ad essere più attento alle occasioni che gli vengono presentate dalla vita!
Grazie…. Grazie di tutto! Ed in bocca al lupo!
PS: La mia preferita? … “D’una colonna, polvere non si può fare” !
Francesca DP
Ciao Lorenzo.
Ti lascio alcune mie impressioni.
Ho letto le prime poesie velocemente; ho richiuso il libro e per un istante ho avuto la sensazione di aver guardato un album di fotografie.
Tra le rovine di Nassiriya ho percepito l'odore acre delle macerie e del sangue; tra le Cime la brezza pungente dell'alba in montagna; più avanti, mi hai ricordato il profumo degli aranci assolati.
Il tocco del poeta è semplicemente bella.
L'emozione è semplicemente una emozione ad ogni rigo.
Quella più “mia”? Intelligenza universale. Mi rimane nel cuore come una scheggia d'Infinito.
Alcune le leggo e le rileggo perchè ho la sensazione diffusa di qualcosa di familiare ... non mi è ben chiaro cosa sia, poi forse lo capisco ... e rimane mia!
Grazie.
Patrizia R.
Sto leggendo il tuo libro ... e devo dire che sei proprio
grande! alcune poesie sono molto intense, altre
simpaticissime (L'intruso, spero il titolo sia giusto,
è troppo azzeccata!), altre così vere, bravo!
Le leggo per conto mio, poi a mio marito, poi a degli
amici, poi ai miei, non tutte insieme, una, due ogni
tanto. Con le poesie faccio così, non le leggo mai
tutte, una di seguito all'altra, ma un pò per volta.
Continua così!
Elena
Volevo congratularmi con te per i risultati raggiunti in
ambito creativo. Ho avuto modo di sfogliare e leggere alcuni dei brani del
libro. Li ho trovati molto evocativi (ed è quello che normalmente si richiede
alla poesia), di far percepire delle immagini e delle emozioni dall'accostamento
di parole e pensieri. Mi è piaciuta particolarmente quella che dà il titolo
al libro.
Con calma assaporerò bene il resto del libro.
Luca A.
...
La tua poesia... beh mi ha
colpito molto quella che racconta la strage di Nassiriya, bella perche'
tutt'altro che banale e forte fine a sè stessa, semplicemente forte perche'
cosi' dev'essere stato quel momento perfettamente fotografato nelle tue
parole anche se la non c'eri. Sicuramente è quello che avrei potuto
immaginare anch'io in un momento come quello, il modo in cui hai raccontato
lo smarrimento del carabiniere ce l'ho ancora in mente.
Poi la poesia che racconta la passeggiata lungo il paese... anzi, la
discesa, ecco quella mi è piaciuto perche', se io devo pensare a Piovene
penso piu' che ad altro, a via Liberta' e poco altro, li invece riesci a
collegare piu' aspetti del paese... profumi mediorientali degli "stati
uniti" davanti casa mia, compresi !
...
Andrea G.
I had a read of the excerpts from your poetry book,
and I am most impressed. Although I struggled a little some Italian words
I was able to get the context of what you were saying.
Congratulations! I was touched by the depth of sensory perception that comes through
in your poems.
You are obviously a person who internalises the surroundings,
using all your senses, and finds meaning through the articulation of those experiences in words.
And you are obviously enjoying what you are doing.
Victor (Australia)
Ciao Lorenzo. Complimenti per la pubblicazione del tuo primo libro (spero che ne seguiranno molti altri!!!).
Volevo aggiungere solamente una mia riflessione.
Non molto tempo fa ho letto alcune parole di A.J. Cronin che penso possano adattarsi benissimo alla sensazione
che ho avuto quando ho ascoltato e successivamente quando ho letto alcune delle tue poesie.
Il testo recitava così:
La vita non è un cammino
semplice e lineare
lungo il quale possiamo procedere
liberamente e senza intoppi,
ma piuttosto un intricato labirinto,
attraverso il quale dobbiamo trovare
la nostra strada, spesso smarriti e confusi
talvolta imprigionati in un vicolo cieco.
Ma sempre, se abbiamo fede,
si aprirà una porta:
forse non quella che ci saremmo aspettati,
ma certamente quella che alla fine
si rivelerà la migliore per noi
penso che tu non solo abbia trovato la strada migliore per te, ma anche che tu abbia aperto la porta più importante, la prima !!!!
Ciao e congratulazioni ancora.
Marta & Maurizio
Ciao Lorenzo,mi chiamo Silvia. Da dove cominciare? Sono appena uscita dall'incontro dov'è stato presentato il tuo libro
e corro a casa per fissare sulla carta le varie sensazioni che sto provando. Era da tanto che non mi fermavo a pensare
alle mie emozioni,colta da una vita frenetica costruita apposta per non farci riflettere!(anche nei pochi momenti di tranquillita'
si va sempre in cerca di qualcosa da fare,a volte solo per paura di ritrovarsi con se stessi).
Nella prefazione vedi le tue poesie come rifugi in un sentiero alpino,io le vedo come delle "cartoline" che descrivono con occhio attento
e sensibile cio'che ti sta attorno.Ecco... ricordi ed emozioni che avevo dimenticato...sguardi perduti...parole che non sentivo da tanto
in questo tempo che,come hai detto tu, ha ben poca umanita'! C'è tanta cattiveria intorno a noi,anche nei gesti e nei discorsi di tutti
i giorni,tanti falsi sorrisi e pugnalate alle spalle e il tuo libro invece mi ha fatto vedere che c'è ancora della gente dolce e sensibile
(come ha detto quella ragazza in prima fila) che ha la capacita' di farti sedere davanti ad un caminetto con un bel bicchiere di vino d'annata
e ricordarti che la vita è meravigliosa anche nelle cose piu' semplici, basta saperle cogliere.
Mi piace quando parli delle passeggiate in montagna... la montagna a cui sono così legata per il suo silenzio profondo e per il suo mormorio
diffuso... l'acqua del torrente, il vento tra i pini, il rumore degli scarponi!
Ah che respiro,che meraviglia,che miracolo la natura attorno a noi, basta saperla guardare. Ecco qui i miei pochi pensieri che delego alla penna
perchè sono troppo timida per parlare in pubblico.
Tutto questo mi ha ricordato il tuo libro... e ricordati che gli "orsi" sono quelle persone che non perdono tempo in sorrisi e smorfie perchè hanno
altro da fare... devono osservare la gente e cio' che le sta attorno, per far capire a quelli che non lo fanno cio' che si perdono!
Grazie
Silvia F.
Ho letto le poesie che hai pubblicato sul tuo sito
(molto interessante, anche il tuo punto di vista) e
devo dire che mi sono piaciute un sacco.
Le leggo,
arrivo in fondo, e subito me le rileggo tanto mi
colpiscono certe immagini che decrivi.
La mia
preferita? Certo "L'Emozione" è proprio bella carica,
sorprendente anche nel suo finale e non ti stanchi mai
di leggerla, però "Cime dell'Altopiano" mi ha proprio
colpito, sembra quasi di vederlo e di sentirlo tutto
quello che scrivi. Insomma, aspetto di leggere le
altre.
Elena DV
Tempo di bilanci. Fine anno, la neve che imbianca i profili dei monti che circondano la mia casa. Ho avuto poco tempo da dedicare a me stesso, a chi mi ama ed anche, consentitemelo, a chi mi detesta. Ora sono qui, tra libri che diserto perchè il mio corpo e la mente chiedono un po' di tregua, un po' di terra, di quella buona, coperta di vigneti e di ciliegi.
Ma non posso congedare il 2004 senza mettere nero su bianco qualche pensiero che mi gironzola per la testa.
Tante persone hanno voluto esprimere complimenti ed emozioni che il mio libro ha suscitato. Alcuni si sono presentati di persona, per telefono o per posta. Ammetto che lo speravo, ma onestamente non me l'aspettavo. Non m'attendevo tanta attenzione per una serie di motivi, ed invece, in un mondo dove tutto sembra essere la negazione di tutto, i forestieri diventano inspiegabilmente indigeni, ed i laici ministri del culto. Sono stupito, ve l'assicuro, d'aver assistito all'inumidirsi di occhi, duri all'apparenza, e da tanti commenti che tipicamente iniziano con "m'hai fatto riscoprire...", oppure con "era dai tempi della scuola che non mi occupavo di poesia...".
Che vi posso dire ancora? Grazie. Grazie per aver avuto la mente aperta ed esservi concessi a questo esperimento, andato a buon fine peraltro.
Auguro a tutti voi un radioso 2005.
Lorenzo Girardin |
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